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Versus de bella quae fuit acta Fontaneto
#1
This is a carolingian poem, on the battle of Fontenoy (841) where the sons of Louis the Pious fight for the power (Lothair lost the battle).

The author Angelbert, fight on the side of Lothair; it is the point of view of a soldier.

I have used the editio E. Dümmler/P. Klopsch of poem the other editio K. Strecker/K. Langosch has differences in some passages.

I have made a italian translation (i hope correct) because i am not so sure of my english for translate a poem; someone can make the translation in english language?


Aurora cum primo mane tetram noctem dividet,
Sabbatum non illud fuit, sed Saturni dolium,
de fraterna rupta pace gaudet demon impius.


L’aurora allo spuntare del mattino interruppe la spaventosa notte,
Non fu quello un sabato, ma cisterna di Saturno,
della rottura della fraterna pace godette l’empio demone.


Bella clamat, hinc et inde pugna gravis oritur,
frater fratri mortem parat, nepoti avunculus,
filius nec patri suo exhibet quod meruit.


Risuona l’esercito, una violenta battaglia si scatenò tra le due parti,
il fratello al fratello la morte prepara, lo zio al nipote,
il figlio nemmeno al proprio padre mostrava riconoscenza.


Caedes nulla peior fuit campo nec in Marcio,
fracta est lex christianorum sanguinis proluvio,
unde manus inferorum, gaudet gula Cerberi.


Nessuna strage fu peggiore durante i campi di Marzo,
da onde di sangue è infranta la legge dei cristiani,
per opera degli inferi, gode la gola di Cerbero.


Dextera prepotens dei protexit Hlotharium,
victor ille manu sua pugnavitque fortiter;
ceteri si sic pugnassent, mox foret concordia.


La destra potente di Dio protesse Lotario,
e con la propria mano quel vittorioso combattè fortemente,
se gli altri avessero combattuto così, subito ci sarebbe stata concordia.


Ecce olim velut Iudas salvatorem tradidit,
sic te, rex, tuique duces tradiderunt gladio:
esto cautus, ne frauderis agnus lupo previo!


Così come un tempo Giuda tradì il salvatore,
così tu, re, e i tuoi condottieri foste traditi dalla spada:
sarai cauto, ne sarai tradito come l’agnello da parte dello stesso lupo!


Fontaneto fontem dicunt, villam quoque rustici,
ubi strages et ruina Franchorum de sanguine:
orrent campi, orrent silvae, orrent ipsi paludes.


Gli abitanti del contado chiamano Fontaneto la fonte, ed anche il villaggio
ove (fu) rovinosa strage del sangue dei Franchi.
ne hanno orrore i campi, i boschi, le stesse paludi.


Gramen illud ros et ymber nec humectat pluvia,
in quo fortes ceciderunt, proelio doctissimi:
pater, mater, soror, frater, quos amici fleverant.


Non più bagna la rugiada e l’acqua piovana quell’erba,
su cui i forti caddero, abilissimi in battaglia:
il padre, la madre, la sorella, il fratello, gli amici piansero questi (uomini)


Hoc autem scelus peractum, quod descripsi ritmice,
Angelbertus ego vidi pugnansque cum aliis
solus de multis remansi prima frontis acie.


Ma quest’azione empia, che ho descritto in versi,
io Angelberto vi assistetti e combattendo con altri
solo rimasi tra i molti della prima fila.


Ima vallis retrospexi in collis cacumine,
ubi suos inimicos rex fortis Hlotharius
expugnabat fugientes usque forum rivuli.


Dalla cima del colle guardai indietro verso il fondo valle,
dove il forte re Lotario vinceva i propri nemici,
fuggenti fino alla sponda del ruscello.


Karoli de parte vero, Hludovici pariter
albent campi vestimentis mortuorum lineis,
velut solent in autumno albescere avibus.


Invero dalla parte di Carlo, e parimenti da quella di Ludovico,
i campi si imbiancano con le vesti di lino dei morti,
come sono soliti imbiancarsi in autunno con gli uccelli.


Laude pugna non est digna nec canatur melode:
oriens meridianus, occidens et aquilo
plangant illos, qui fuerunt illic casu mortui.


La battaglia non è degna di fama ne di un comporre melodioso:
l’oriente, il meridione, l’occidente e il settentrione
piangano coloro, che in quel luogo furono per caso uccisi.


Maledicta dies illa nec in anni circulo
numeretur, sed radatur ab omni memoria,
iubar solis illi desit, aurora crepusculo!


Giorno maledetto quello, non più lo si enumera nel
calendario, ma lo si cancella da ogni memoria,
manca a quel giorno il raggio del sole, dall’aurora al crepuscolo!


Noxque illa, nox amara, noxque dura nimium,
in qua fortes ceciderunt, proelio doctissimi:
pater, mater, soror, frater, quos amici fleverant.


E quella notte, notte amara, notte durissima,
in cui caddero i forti, abilissimi in battaglia:
il padre, la madre, la sorella, il fratello, gli amici piansero questi


O luctum atque lamentum! Nudati sunt mortui,
horum carnes vultur, corvus, lupus vorant acriter,
orrent, carent sepulturis, vanum iacet cadaver.


O lutto e pianto! Spogliati sono i morti,
le loro carni l’avvoltoio, il corvo, il lupo divorano accanitamente,
si irrigidiscono, mancanti di sepoltura, senza speranza giace il cadavere.


Ploratum et ululatum nec describo amplius:
unusquisque quantum potest restringatque lacrimas,
pro illorum animabus deprecemur dominum!


Ma che non io narri più il pianto e l’ululato:
ciascuno per quanto possa trattenga le lacrime,
per le anime di quelli (morti) preghiamo il signore!
"Each historical fact needs to be considered, insofar as possible, no with hindsight and following abstract universal principles, but in the context of own proper age and environment" Aldo A. Settia

a.k.a Davide Dall\'Angelo




SISMA- Società Italiana per gli Studi Militari Antichi
Reply
#2
Salve Mitra,
I will work on a translation of this fascinating poem and post as soon as it's complete.
Vale
Incitatvs
Incitatvs
(Nick Clarke)
Reply
#3
Thanks, Incitatus Big Grin
"Each historical fact needs to be considered, insofar as possible, no with hindsight and following abstract universal principles, but in the context of own proper age and environment" Aldo A. Settia

a.k.a Davide Dall\'Angelo




SISMA- Società Italiana per gli Studi Militari Antichi
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